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Siti abusivi di sversamento di rifiuti nel Parco Nazionale del Vesuvio: l’intervento dei Carabinieri

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TORRE ANNUNZIATA: Carabinieri impegnati nella sicurezza ambientale, sequestri e denunce

L’impegno dei Carabinieri della Compagnia di Torre Annunziata è rivolto anche al contrasto dei reati ambientali, nell’ambito del protocollo “Terra dei Fuochi”.

Grazie al supporto di militari delle stazioni forestali del territorio e del Nucleo Elicotteristi di Pontecagnano, i servizi sono stati incrementati nell’area del vesuviano, a ridosso e all’interno dell’area del Parco Nazionale del Vesuvio.

A Boscotrecase, i carabinieri della Stazione di Trecase – insieme ai Forestali della stazione di Boscoreale e col supporto in volo dell’elicottero dell’Arma – hanno individuato 4 siti abusivi di sversamento di rifiuti in località Fruscio, all’interno del Parco Nazionale del Vesuvio.

Nelle discariche abusive sono stati rinvenuti scarti di lavorazioni edili, parti di carrozzeria di veicoli, ingombranti di vario genere, rifiuti vegetali e plastiche varie.

L’area interessata è risultata occupata da 225 metri cubi di rifiuti ed è stata sottoposta a sequestro per la successiva bonifica. Sono in corso mirati accertamenti finalizzati all’individuazione degli autori degli illeciti sversamenti.

A Terzigno, invece, i Carabinieri della locale Stazione hanno individuato e denunciato all’Autorità Giudiziaria un 45enne, già noto alle ff.oo., sorpreso mentre trasportava senza autorizzazione sul proprio camion rifiuti speciali misti, provenienti da attività di demolizione e costruzione. L’autocarro è stato sequestrato e così circa 3 metri cubi di rifiuti.

A San Giuseppe Vesuviano, i Carabinieri della locale Stazione hanno individuato un’autofficina meccanica totalmente abusiva, realizzata da un 49enne già noto alle ff.oo. in un magazzino di pertinenza della propria abitazione di residenza. Al suo interno rinvenute diverse attrezzature da lavoro: accertato anche l’illecito trattamento dei rifiuti. I fumi venivano illecitamente diffusi nell’atmosfera senza alcun trattamento o filtro, mentre le acque reflue sversate direttamente nel terreno. Anche i residui delle lavorazioni, costituiti da rifiuti speciali pericolosi e non, venivano smaltiti irregolarmente. L’intero capannone, di 200 metri quadrati di superficie, è stato sequestrato.

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Paura sul volo Ryanair diretto da Bologna a Charleroi: dirottato per un incendio a bordo

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Attimi di panico a bordo del volo Ryanair FR3958 partito stamane dall’aeroporto Guglielmo Marconi di Bologna e diretto all’aeroporto belga di Charleroi.

Infatti, a causa di un principio d’incendio, il volo è stato dirottato in Lussemburgo. A bordo sono intervenuti i Vigili del Fuoco, mentre i passeggeri sono stati fatti scendere dal Boeing in attesa di essere messi su un autobus per raggiungere Bruxelles.

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Scioccanti rivelazioni di John Elkann: “Io e i miei fratelli abbiamo subito violenze fisiche e psicologiche da nostra madre”

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Nel corso di una lunga intervista al quotidiano ‘Avvenire’, il presidente di Stellantis John Elkann ha parlato del contenzioso che lui e i suoi fratelli Lapo e Ginevra hanno con la madre Margherita Agnelli. Ecco le sue dichiarazioni:

“Con mio fratello e mia sorella abbiamo piena fiducia nella magistratura italiana. È una situazione che dura da vent’anni, da quando nel 2004, nel pieno della crisi, tutta la mia famiglia per senso di responsabilità si è compattata intorno alla Fiat, portando avanti le volontà di mio nonno. L’unica a chiamarsi fuori è stata mia madre. E invece di essere contenta per la Fiat, per la sua famiglia, per la realizzazione del volere di suo padre, ha reagito nel modo peggiore”.

Poi, prosegue: “Insieme ai miei fratelli Lapo e Ginevra, fin da piccoli abbiamo subìto violenze fisiche e psicologiche da parte di nostra madre. Questo ha creato un rapporto protettivo da parte dei nostri nonni”.

Poi, dà ampio spazio alla situazione attuale delle sue aziende, che oggi “danno lavoro a più di 74mila persone in Italia, dove abbiamo investito negli ultimi cinque anni 14 miliardi, creando prodotti competitivi sui mercati mondiali. Ricordo ancora la nostra emozione nel vedere le prime Jeep uscire dalle linee di Melfi e le navi che erano state acquistate per trasportarle dalla Basilicata all’America”, afferma Elkann.

Infine, conclude: “Guardiamo ai fatti: il nostro destino 20 anni fa era quello dell’Olivetti, una delle grandi realtà del nostro Paese. Che con il susseguirsi di diverse proprietà, cattiva gestione e ingegneria finanziaria che prendeva il posto dell’ingegneria di prodotto, oggi non esiste più. Un’altra possibilità, ugualmente infelice, era la nazionalizzazione, come nel caso dell’Alitalia o dell’Ilva. E invece non è andata così”.

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Fumo di sigarette, la SIMA avverte: “Provoca più morti di alcol, droghe, omicidi e incidenti messi insieme”

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In Italia “i decessi legati al fumo di sigaretta sono oltre 93mila ogni anno, con il 20,6% del totale di tutte le morti tra gli uomini e il 7,9% del totale di tutte le morti tra le donne”, questo è quanto afferma la Società Italiana di Medicina Ambientale.

Pertanto la maggioranza degli adulti tra i 18 e i 69 anni non fuma (59%) o ha smesso di fumare (17%), ma un italiano su quattro è ancora un fumatore (24%). Ciò nonostante il fumo continua a rappresentare la più grande minaccia per la salute umana, provocando in modo diretto più decessi di quanti ne provochino alcol, droga, incidenti stradali, aids, omicidi e suicidi messi insieme.

A tal proposito, il presidente Sima Alessandro Miani ha così affermato:

“Il costo sociale e sanitario per la collettività determinato dal fumo è pari in Italia a oltre 26 miliardi di euro ogni anno. La vera emergenza attuale, come certificato dalle indagini presentate oggi dall’ Istituto superiore di sanità, è rappresentata dalle sigarette di nuova generazione, come quelle elettroniche o a tabacco riscaldato, che costituiscono la porta di ingresso che introduce i giovani al fumo”.

Poi, aggiunge: “Gli ultimi numeri ufficiali registrano in Italia un’abnorme crescita nel numero di fumatori che ricorre a dispositivi elettronici, in particolare tra i giovani. Come Sima chiediamo di rafforzare ed estendere gli interventi di contrasto sia attraverso una stretta alla pubblicità diretta e indiretta al fumo, fatta attraverso i social network e che colpisce proprio i più giovani, sia mediante campagne di informazione dirette soprattutto ai minori circa i rischi sanitari connessi alle sigarette di nuova generazione”.

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